I due interventi volti a definire una realtà relazionale tra passato e presente, tradizione e innovazione, rappresentano la possibilità di dialogo, equilibrato e perfettamente bilanciato, tra gli ambienti storici del Palazzo e le presenze effimere delle installazioni artistiche.

Con "Interactive Arcade" Vincenzo Marsiglia sintetizza la sua ricerca tesa a creare un dialogo coerente ed efficace tra presente, passato e futuro; tempi che attraverso il suo gesto paiono sovrapporsi. "Riflessione interattiva" crea e modula suoni e immagini, interagendo con la presenza del pubblico e con lo stato emozionale degli astanti.
Fabio Giampietro propone "Hyper planes of Symultaneity", in collaborazione col visual designer Alessio De Vecchi, dove iperboliche e vertiginose vedute aeree di futuristiche città immaginate vengono amplificate percettivamente tramite la complessità del progetto multimediale che vede l'accostamento della tecnica pittorica alla più innovativa metodologia di realtà virtuale.

L'idea futurista di porre lo spettatore al centro del quadro viene portata al completamento espressivo tramite gli occhiali di realtà virtuale (OculusRift) grazie ai quali lo spettatore è chiamato ad entrare illusoriamente nello spazio dell'opera per esserne avvolto a trecentosessanta gradi.